Cresce il mercato immobiliare, ma anche l’incertezza
“Non ci sono gli elementi per parlare di recessione, ma è la paura stessa della recessione che può determinare questo rischio”: è l’indicazione offerta da Lucio Poma, Chief Economist di Nomisma presentando i dati del 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2022 di Nomisma che analizza l’andamento del settore immobiliare nei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.
“Il 2021 ha visto nel mondo una crescita significativa di domanda di materie prime, energia, semiconduttori, che ha determinato un incremento dei prezzi. In particolare, si è verificato un aumento del prezzo del gas, ancor prima del conflitto Russo-Ucraino, che ha avuto ripercussioni sull’intero sistema economico. Tale incremento ha impattato sul prezzo dell’energia elettrica, il prezzo del petrolio è salito e anche quello del carbone è cresciuto notevolmente. A questo quadro si aggiungono l’inflazione e il rialzo dei tassi di 75 punti da parte della Federal Open Market Committee (FOMC), cosa che non accadeva dal 1994”.
In tutto questo, l’Italia ha due facce. Una è quella di una Paese che ha potuto incasellare cinque trimestri molto buoni in termini di crescita del PIL: da Gennaio 2020 ad Aprile 2022 sono aumentati i valori di produzione industriale, fatturato e tasso di occupazione. L’altra faccia è di un’Italia sfiduciate, in cui i salari reali sono sempre più bassi – tra i più bassi in Europa! - e la capacità di spesa della popolazione costretta. “Abbiamo registrato un peggioramento degli indici di fiducia – ha ammesso l’AD di Nomisma Luca Dondi - non tanto da parte delle imprese, quanto piuttosto dalle famiglie poiché una parte dei rincari si è riflettuta sul potere d’acquisto, a fronte della rigidità dei salari, che ha reso molti nuclei familiari incapaci di risparmiare”.
“Un elemento continua a stupire – ha proseguito Dondi: - il desiderio di casa, mai registrato così elevato come in questa fase. Sono infatti oltre 3,3 milioni i nuclei familiari che si dicono intenzionati, potendo, ad acquistare un’abitazione”. I valori di mercato registrati nel primo semestre di quest’anno sembrano confermare questa impressione. Nel primo semestre dell’anno, i prezzi delle abitazioni sono aumentati in media del 2,9% anno su anno, con un range di variazione che oscilla da +6,3% di Milano a -0,2% di Venezia Laguna. Questo risultato, secondo Nomisma, è coerente con l'intensità della domanda e la crescita delle compravendite. Le previsioni indicano quindi che il 2022 sarà ancora un anno positivo con una proiezione di oltre 700 mila transazioni.